Milano, 25 novembre 2021 - Una chiamata può salvarti la vita. In occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Partito Democratico Milano Metropolitana promuove una campagna mirata, tramite sticker, a pubblicizzare il numero anti violenza e stalking 1522. Gli adesivi, ideati in modo molto intuitivo, sono facilmente attaccabili su ogni superficie, tra cui telefoni, computer, borracce, caschi o vetrine. La forma dello sticker richiama il segnale di aiuto internazionale con la mano e la scritta “Chiama il 1522” seguito dall’hashtag “Non sei sola”, ed è già stato distribuito ai circoli dell’intera area metropolitana.
“Con questa iniziativa vogliamo raggiungere veramente tutte le donne. In troppe, infatti, ancora oggi, per paura non denunciano – ha spiegato l’iniziativa la segretaria metropolitana del Partito Democratico Silvia Roggiani -. I dati sulla violenza contro le donne sono allarmanti. Serve un cambio di passo. Un’altra strada è possibile. Dobbiamo superare la società maschilista in cui ci troviamo immersi oggi. Questo sarà possibile solo con un attento percorso culturale che deve partire dalle famiglie e dalle scuole, attraverso leggi più severe e tramite importanti investimenti sulle reti antiviolenza”, ha concluso.
Milano, 27 settembre 2021 – La proposta del PD a Milano sul tema dell’abitare parte dal voler individuare un approccio coordinato che guidi le tre modalità, edilizia popolare, social housing e canone concordato, in modo da rispondere alle diverse esigenze abitative.
Il punto di partenza è una situazione molto critica nelle case popolari gestite da Aler, e quindi Regione Lombardia, e un incremento del valore delle case private. Pertanto, si ritiene necessario, da una parte, agire perché ogni cittadino che abita negli alloggi di edilizia popolare abbia lo stesso standard dignitoso di servizi (sia che questi case siano gestiti da Aler che da MM) e, dall’altra parte, una forte azione pubblica perché tutte le aree disponibili favoriscano l’offerta di edilizia convenzionata e il canone concordato pensati per salvaguardare la classe media, le giovani famiglie, gli studenti, le persone separate, e per limitare gli effetti di gentrificazione.
La proposta si articola in quattro punti:
Superare le inefficienze di Aler per una gestione dignitosa delle case popolari, oggi della Regione.
Tra le prime azioni della nuova Giunta Sala ci sarà l’apertura di un tavolo di confronto con Regione Lombardia per cambiare la pessima gestione delle case Aler. Andrà individuata una formula idonea per gestire al meglio i circa 65.000 appartamenti popolari. L'eventuale integrazione dovrà avere come necessaria premessa un massivo intervento straordinario sul patrimonio attuale, attingendo, e gestendo al meglio anche grazie alle dimensioni raggiunte, le risorse dal PNRR nonché ottimizzando un parallelo ricorso agli strumenti eco-bonus, potenzialmente 3 miliardi di investimento complessivo. A ciò dovrà essere affiancata un’ottimale capacità di progettazione, controllo degli interventi in termini di tempi e qualità e, infine, tutela del patrimonio a maggior ragione una volta che siano stati realizzati i suddetti interventi straordinari. La suddetta tutela/manutenzione "ordinaria" potrà essere realizzata attraverso il combinato disposto di ricorso ad operatori esterni specialistici e di rafforzamento della struttura interna per rispondere al meglio e velocemente alle richieste degli inquilini. L’integrazione tra case popolari e social housing è fondamentale per garantire una struttura dell’iniziativa sostenibile nel lungo periodo e in grado di garantire anche un percorso alle famiglie ospitate nelle abitazioni popolari. Questo nuovo mix può consentire di tornare a incrementare anche la quantità di case popolari, ferma da anni data la difficoltà attuale di stanziare risorse sufficienti alla manutenzione che ne scoraggiano l’incremento.
MILANO - E' stata inaugurata oggi, sabato4 settembre, insieme al sindaco Beppe Sala, la Casa dei Volontari del PD Milano Metropolitana, in via Roberto Lepetit numero 4.
Sarà aperta sette giorni su sette, dalle 10.30 alle 18.30, popolata dalla generosità e dall'entusiasmo di giovani e meno giovani e sarà una sorta di "quartier generale" della campagna elettorale, da cui partiranno centinaia di telefonate e mail per coinvolgere più persone possibili nella sfida delle amministrative per la rielezione di Beppe Sala.
Il Sindaco ha subito salutato i volontari presenti e poi ha telefonato a Brunella e Cecilia, due simpatizzanti del PD, con le quali ha rilanciato la sfida delle elezioni, rispondendo alla provocazione del segretario nazionale della Lega Salvini che ha parlato oggi di "stravincere a Milano", ha accennato al tema della Milano "a 15 minuti", riconosciuto dalle sue interlocutrici telefoniche come il progetto più importante da realizzare nei prossimi 5 anni e ha poi parlato di un rapporto di grande lealtà col Partito Democratico, da cui ha ricevuto un grande sostegno, come ha ribadito lo stesso Sala.
"Cinque anni fa - ha commentato la segretaria metropolitana Silvia Roggiani - il sindaco ringraziò il PD per aver messo in campo una vera e propria "macchina infernale". Cinque anni dopo l'entusiasmo è lo stesso e, infatti, ci prepariamo ad una grande mobilitazione che coinvolgerà decide e decine di volontarie e volontari. Donne e uomini, di ogni età, che popoleranno la sede di via Lepetit ma anche i 19 gazebo di tutta la coalizione in giro per la città. L'obiettivo è quello di incontrare e confrontarci con più persone possibili, per raccontare loro il lavoro di questi anni e progetti per il futuro, ma anche ascoltare le loro paure, perché Milano torni ad essere la città delle opportunità e la casa di tutte e di tutti".
MILANO – Approvata dalla Direzione metropolitana la lista dei primi 39 candidati del PD alle amministrative di Milano a sostegno della ricandidatura di Beppe Sala (a questo indirizzo è disponibile la presentazione con foto e breve biografia).
A guidare la lista sono Pierfrancesco Maran, Anna Scavuzzo, Lamberto Bertolé, Arianna Censi, Marco Granelli.
“La forza della nostra lista, che una volta completata sarà ovviamente paritaria – afferma la segretaria metropolitana del PD Milano Silvia Roggiani – è data dal fatto che è espressione di un mondo plurale. Una diversità che ha trovato unità nell’entusiasmo, nella passione e nella competenza di persone diverse, animate però dallo stesso sentimento: un grande amore per Milano".
Accanto ai nomi di consigliere e consiglieri uscenti, Alice Arienta, Filippo Barberis, Elena Buscemi, Simonetta D’Amico, Diana De Marchi, Roberta Osculati, Bruno Ceccarelli, Alessandro Giungi, Natascia Tosoni, Carmine Pacente, Beatrice Uguccioni, Rosario Pantaleo, Angelica Vasile, Angelo Turco, sono tante le new entries.
I giovanissimi under 30, con un’esperienza nei Municipi come Luca Costamagna, Federico Bottelli e Gaia Romani, ma anche l’attivista per il clima dei Fridays for FutureSarah Brizzolara (25 anni) e Christina Pathiraja Mudalige (23 anni) nata a Milano da madre e padre originari dello Sri Lanka.
Tanti i volti della società civile. Come Sonia Ribera e Enrico Fraschini, rispettivamente dottoressa del Niguarda e tecnico di radiologia al Monzino, che si faranno portavoci, in modo particolare, dei temi della salute. C’è poi chi arriva dal mondo del volontariato e del terzo settore, come Valerio Pedroni e Davide Caocci, dal Sindacato, come Tiziana Scalchi impegnata nelle lotte a difesa dei diritti del lavoro, o chi è espressione dell’imprenditoria come Domingo Borja, originario delle Filippine e in Italia da 36 anni.
In lista anche la prima donna transgender Monica Romano, il responsabile Diritti del PD Milano e attivista per i diritti LGBTQ+ Michele Albiani, l’attrice Dijana Pavlovic, tra le fondatrici e portavoce di “Kethane – Rom e Sinti per l’Italia”.
Vantano una militanza politica e un impegno istituzionale a diversi livelli, Stefano Bassi, Luigi Costanzo, Federico Ferri, Daniele Nahum, Silvestro Francesco Rivolta, Giuseppina Rosco.
“Milano più di prima – spiega la segretaria dem Roggiani – è lo slogan che abbiamo scelto per esprimere, in modo semplice e diretto, cosa vogliamo fare in questi cinque anni. Oggi sappiamo che Milano è ferita, come lo sono tante e tanti cittadini. Donne e uomini ai quali noi diciamo che non solo soli, che vogliamo essere al loro fianco e andare avanti per continuare a cambiare Milano. Vogliamo una città policentrica, da vivere a “15 minuti”, dove ogni quartiere sia centrale, perché sia più vicina e capace di rispondere ai bisogni e ai desideri nuovi, ma senza rinunciare alla sua anima di metropoli solidale, aperta, inclusiva e internazionale. Una città che dovrà riprendere a correre, senza mai lasciare indietro chi ha più bisogno di maggiori attenzione e cura, i fragili, chi viene discriminato, le donne e i giovani”.