Zona arancio rafforzata; Sindaci PD: "Mancata la collaborazione istituzionale"
MILANO - Sei sindaci dei Comuni della Città Metropolitana, Lorenzo Fucci di Liscate, Antonio Fusé di Melzo, Roberta Maietti di Rodano, Franco De Gregorio di Truccazzano, Riccardo Benvegnù di Binasco, Paolo Gobbi di Vignate si sono ritrovati oggi a mezzogiorno sotto il Palazzo di Regione Lombardia per un sit-in di protesta contro la mancanza di collaborazione e coinvolgimento da parte della giunta Fontana sull'ordinanza regionale che ha disposto il passaggio in fascia "arancione rafforzato" di diversi comuni dell'hinterland milanese.
"Non è così che si collabora a livello istituzionale - spiegano i sindaci del Partito Democratico di Milano Metropolitana - siamo noi i soggetti chiamati a informare e a far rispettare sui nostri territori decisioni che avranno importanti ripercussioni sulla vita di cittadini, famiglie e attività economiche. Ci saremmo aspettati una comunicazione da Regione Lombardia e, invece, abbiamo appreso dell'ordinanza attraverso gli organi di stampa".
I primi cittadini sono stati ricevuti dal Presidente Attilio Fontana il quale ha precisato di aver avvertito, della decisione, Anci Lombardia, imputando a quest'ultima la responsabilità di non aver fatto seguire una comunicazione ai Comuni.
"Il nostro referente istituzionale è Regione Lombardia e non l'associazione dei comuni. Peraltro - denunciano i sindaci - alcuni di noi erano in contatto con ATS, vista la situazione sul territorio, che ci aveva rassicurato sull'improbabilità di cambi di colore. Questa è la prova, ancora una volta, di uno scarso coordinamento tra articolazioni regionali: il braccio destro non si parla con il braccio sinistro" - concludono.
I Sindaci, inoltre, hanno consegnato al Presidente Fontana una lettera firmata da oltre settanta primi cittadini della Città Metropolitana di Milano.