Amministrative 2020: i candidati del centrosinistra
Di seguito la lista delle candidate e dei candidati alla carica di Sindaco che sosterremo come PD Milano Metropolitana:
Al via il tesseramento 2020 "C'è da Fare e da Rifare. La differenza la fai tu".
Abbiamo scelto questo slogan perché crediamo che questo sia il tempo del coraggio. Il coraggio di essere in prima fila e di rimboccarsi le maniche per affrontare questa crisi sanitaria, economica e sociale, e di trasformala in un’opportunità.
Il coronavirus ci ha spiazzato, ma ha acceso in noi ancora di più la voglia di impegnarci e di fare la nostra parte. Se guardiamo indietro ripercorriamo un anno intenso, di battaglie vinte insieme, di manifestazioni nelle piazze. Il 2019 è stato l’anno della prima Festa de l'Unità plastic free al Karma, giorni di cui sentiamo nostalgia, perché probabilmente non sarà possibile replicarli nel 2020. Gli ultimi mesi ci hanno costretto a ripensare il nostro modo di fare politica e di essere comunità, trovando nuove strade per non rinunciare alla partecipazione e al coinvolgimento.
C’è da fare, perché l’emergenza del covid-19 ha cambiato le nostre abitudini e certezze, e ci sono pagine bianche da scrivere, ma c’è anche da rifare perché questa crisi ha svelato nuove povertà, nuove disuguaglianze e nuovi bisogni per i quali c’è bisogno di ripensare a un nuovo modello di società e di sviluppo delle nostre città e del nostro Paese. La differenza la fai tu: la fanno le tue idee, le tue ambizioni, la tua voglia di costruire un domani post coronavirus.
“Oltre 2200 persone hanno partecipato ai 16 tavoli di lavoro, presieduti da esponenti di governo, eletti nelle istituzioni, sindaci, assessori del Comune di Milano, stakeholders di diversi settori, nell’ambito dell’evento online “Milano-Italia, scriviamo un nuovo futuro” promosso dal PD Milano Metropolitana.
Mentre in più di 1000 hanno seguito la plenaria in diretta Facebook aperta dalla segretaria metropolitana Silvia Roggiani, a cui sono seguiti gli interventi del segretario regionale Vinicio Peluffo, del sindaco di Milano Giuseppe Sala e del vicesegretario del PD Andrea Orlando.
“Noi oggi costruiamo una discussione sul futuro a partire da due certezze - ha dichiarato in diretta la segretaria dem Silvia Roggiani - quella della fiducia nel Comune di Milano, nel governo e nell'Europa, e quella della totale sfiducia in Regione Lombardia, che ha fatto della retorica dell'eccellenza una retorica vuota e lontana dalla realtà sul territorio. Una realtà territoriale, fatta di tanti medici, infermieri e operatori socio-sanitari, che nulla ha a che vedere con la gestione fallimentare della sanità messa in campo da Gallera e Fontana. Una regione che ci ha raccontato bugie e che ora scarica la ripresa sui cittadini e sulle aziende, che dovranno arrangiarsi da soli. Io credo che potremo rialzarci perché credo in Milano metropolitana e nella grande capacità dei milanesi di rimboccarsi le maniche e di non arrendersi mai. La grande partecipazione di oggi dimostra, non solo che le istituzioni ci sono, ma soprattutto che le forze vitali ed economiche del nostro territorio non vogliono rinunciare a scrivere le pagine del futuro. Il governo ha stanziato finora risorse straordinarie, per non lasciare nessuno indietro e da solo, ma l'urgenza ha imposto uno sguardo immediato, ora serve uno sguardo più lungo. E' venuto il momento di una società nuova, con più diritti e maggiore equità sociale, e con uno Stato emancipatore che aiuti a cittadini a spiccare il volo. Partiamo da oggi: questo è il tempo del coraggio e del protagonismo di chi non si arrende al presente - ha concluso Roggiani.
Insomma un cambio di strategia che noi, come opposizione, chiedevamo da tempo, anche se permangono scelte sbagliate, perché test e tamponi vanno garantiti soprattutto ai lavoratori e a chi è in quarantena, in tempi rapidi. Cosa che non accadrà vista la decisione, da parte di Regione Lombardia, di non fissare regole né un tetto massimo di costo alle strutture private incaricate di fare i test sierologici, tutto questo a svantaggio naturalmente dei cittadini più fragili.
Ieri sera la maggioranza in Consiglio regionale ha "assolto" l'assessore Giulio Gallera ma questo non basterà a cancellarei i "abbiamo fatto tutto bene" né il dramma di tanti familiari che hanno perso i loro cari, in qualche caso per colpa di qualche scelta scellerata, come la delibera dell'8 marzo sulle RSA. Come si dice "meglio tardi che mai" ma è davvero inaccettabile e irrispettoso che i vertici della Lombardia continuino a compiacersi e ad affermare di non aver sbagliato nulla"