Al via la consultazione lanciata dal neo segretario Enrico Letta durante l’Assemblea nazionale del Partito Democratico. Un momento di incontro e confronto all'interno dei circoli per elaborare una sintesi tra i punti del documento nazionale e le proposte di militanti e iscritti che animano la politica dal basso.
Sarà un'occasione per far emergere idee, proposte e iniziative sul rilancio e sulle priorità del Partito Democratico, a partire dai territori, dalle periferie e dagli iscritti.
MILANO - Sei sindaci dei Comuni della Città Metropolitana, Lorenzo Fucci di Liscate, Antonio Fusé di Melzo, Roberta Maietti di Rodano, Franco De Gregorio di Truccazzano, Riccardo Benvegnù di Binasco, Paolo Gobbi di Vignate si sono ritrovati oggi a mezzogiorno sotto il Palazzo di Regione Lombardia per un sit-in di protesta contro la mancanza di collaborazione e coinvolgimento da parte della giunta Fontana sull'ordinanza regionale che ha disposto il passaggio in fascia "arancione rafforzato" di diversi comuni dell'hinterland milanese.
"Non è così che si collabora a livello istituzionale - spiegano i sindaci del Partito Democratico di Milano Metropolitana - siamo noi i soggetti chiamati a informare e a far rispettare sui nostri territori decisioni che avranno importanti ripercussioni sulla vita di cittadini, famiglie e attività economiche. Ci saremmo aspettati una comunicazione da Regione Lombardia e, invece, abbiamo appreso dell'ordinanza attraverso gli organi di stampa".
I primi cittadini sono stati ricevuti dal Presidente Attilio Fontana il quale ha precisato di aver avvertito, della decisione, Anci Lombardia, imputando a quest'ultima la responsabilità di non aver fatto seguire una comunicazione ai Comuni.
"Il nostro referente istituzionale è Regione Lombardia e non l'associazione dei comuni. Peraltro - denunciano i sindaci - alcuni di noi erano in contatto con ATS, vista la situazione sul territorio, che ci aveva rassicurato sull'improbabilità di cambi di colore. Questa è la prova, ancora una volta, di uno scarso coordinamento tra articolazioni regionali: il braccio destro non si parla con il braccio sinistro" - concludono.
A partire dal weekend del 13 e 14 febbraio, saremo nelle piazze e nelle strade, a Milano, per incontrare le persone, discutere e confrontarci sugli obiettivi portati avanti fino ad oggi insieme alla giunta di Beppe Sala e sul lavoro che ancora c'è da fare per la città.
Nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, vogliamo scendere in piazza per far conoscere il nostro contributo, ma anche per raccogliere idee, consigli e spunti di riflessione per migliorare Milano e renderla una città ancora più vivibile e inclusiva.
In alcuni banchetti sarà possibile firmare la proposta di legge popolare contro la propaganda fascista e nazista, promossa dal Comitato di Sant'Anna di Stazzema. Qui di seguito:
Vi scriviamo per esortarVi a fare chiarezza rispetto al CAOS DELLA PRESENTE CAMPAGNA VACCINALE antinfluenzale 2020-2021 e ad intervenire apportando adeguati correttivi che permettano l’accesso a questo presidio sanitario da parte di migliaia di cittadini, soprattutto anziani e fragili, della nostra Città Metropolitana.
La vaccinazione, oltre ad essere offerta gratuitamente come di consueto agli anziani, alle persone appartenenti a categorie a rischio di complicanze e affette da patologie croniche (cardiovascolari, respiratorie, diabete), alle donne in gravidanza ed agli addetti ai servizi essenziali è raccomandata, in virtù della situazione emergenziale legata al Covid-19, anche alla popolazione pediatrica tra i 6 mesi e i 6 anni e a tutte le persone a partire dai 60 anni di età (anziché i consueti 65).
Purtroppo registriamo che, diversamente da quanto previsto dalla circolare ministeriale «Prevenzione e controllo dell'influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-2021», non solo la campagna vaccinale – impostata dalla Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia ma poi scaricata in toto sull’ATS - non è partita ad inizio ottobre, ma RISULTA ESSERE INCREDIBILMENTE IN RITARDO, avendo, a distanza di un mese, coinvolto una infinitesima porzione dei possibili destinatari.
Negli ultimi giorni, abbiamo toccato con mano lacune, anche organizzative, che a nostro sentire potrebbero purtroppo inficiare l’azione vaccinale diffusa che è richiesta per godere dei benifici di protezione al livello vasto della popolazione.
MILANO – Era il 20 febbraio di quest’anno quando la Lombardia e l’Italia scoprivano il paziente 1, il trentottenne di Codogno affetto da Covid-19. A distanza di otto mesi la sensazione è che in questa Regione si sia fatto ben poco per prepararsi ad arginare la prevedibile seconda ondata. Una sensazione purtroppo supportata dai numerosi appelli di medici ed esperti che denunciano oggi la fragilità di un sistema e una macchina incapace di proteggere i suoi cittadini.
“Ancora, dopo otto mesi, purtroppo, ci troviamo a subire l'arroganza di una Regione incapace e impreparata - è con questa immagine che la segretaria metropolitana del PD Silvia Roggiani ha aperto la conferenza stampa di oggi, giovedì 22 ottobre, sulla gestione della seconda ondata di emergenza Covid-19 a Milano Metropolitana, che ha visto intervenire il capogruppo PD in Regione Fabio Pizzul, la consigliera regionale Carmela Rozza, il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti, il sindaco di Cesano Boscone Simone Negri e la dottoressa di medicina generale Anna Pozzi. “Sentiamo il dovere di denunciare gli errori e le mancanze, a partire da una sanità territoriale sacrificata a favore di quella privata, dalla drammatica questione dei vaccini, con medici di base che si trovano con solo 30 dosi, ai ritardi sul reperimento di strutture per ospitare i pazienti sub-intensivi Covid o quarantenati. A fronte di una incapacità manifesta, perfino nel fare le gare, Fontana e Gallera continuano con la retorica dell'eccellenza, sostenendo che in Lombardia va tutto bene e che il sistema sta funzionando. Oggi i cittadini lombardi, al pari di mesi fa, non si sentono al sicuro e hanno capito che l’unica cosa fatta da questa giunta in questi mesi è provare in tutti modi a proteggere e promuovere se stessi”- conclude la segretaria dem Roggiani.