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Le nuove norme per la legalità e la trasparenza

1. Meno sprechi, più consenso Ogni candidato si impegna a svolgere la propria campagna elettorale nel rispetto di un tetto massimo di spesa pari a un decimo del limite di spesa previsto per le elezioni del consiglio regionale dalla normativa vigente.

2. La regola del 100 Ogni candidato, in un apposito spazio personale messo a disposizione sul sito del PD metropolitano, rendiconta tempestivamente, e comunque nel corso della campagna elettorale, tutti i finanziamenti superiori a 100 euro e altre forme di utilità aventi valore economico superiore a 100 euro ricevuti o apportati per la propria campagna (ivi inclusi prestiti ottenuti tramite intermediari finanziari o ente equipollente), specificandone fonte (con codice fiscale), entità e utilizzo. In caso di dichiarazione mendace ovvero omissione di menzione di un finanziatore possono essere previste le dimissioni dalla carica e l’espulsione dal partito ovvero, in caso di rifiuto di dimettersi, la sola espulsione dal PD.

3. Finanziamenti senza interessi Ogni candidato si impegna ad astenersi dal ricevere finanziamenti e altre forme di sostegno da parte di concessionari o gestori di pubblici servizi, ovvero da soggetti privati che abbiano rapporti di natura contrattuale con l’Amministrazione (appaltatori, fornitori, ecc.) o che abbiano domandato od ottenuto provvedimenti dall’ente per il quale concorrono, nei cinque anni precedenti, nell’ambito di procedimenti nei quali il candidato medesimo, qualora sia amministratore uscente, abbia svolto una funzione decisionale o istruttoria. Ogni candidato si impegna, inoltre, ad astenersi dal ricevere finanziamenti, sia diretti sia indiretti, e altre forme di sostegno da associazioni, fondazioni, centri studio e altri enti che non pubblicizzino puntualmente tutti i finanziamenti ricevuti (fonte e importo).

4. Trasparenti sempre Ogni candidato si impegna a denunciare qualsiasi atto intimidatorio o tentativo di corruzione subisca in campagna elettorale o, in caso di elezione o nomina, durante lo svolgimento del proprio mandato amministrativo. Ogni candidato, al momento dell’accettazione della candidatura, deposita ai Garanti del Circolo di riferimento, che ne curano la trasmissione al Partito Democratico metropolitano ai fini della pubblicazione sul sito del Pd metropolitano, una dichiarazione relativa a: a.) reddito e situazione patrimoniale personale, secondo quanto previsto dalla normativa in materia di trasparenza (d.lgs. 33/2013); b.) eventuali incarichi ricevuti dall’Amministrazione per la quale concorre, nel corso della consiliatura che giunge a scadenza; c.) potenziali conflitti di interesse e modalità di risoluzione (dovranno essere specificati: datore di lavoro, iscrizioni a quali associazioni, eventuali ruoli apicali ricoperti); d.) eventuali carichi pendenti e/o condanne passate in giudicato; e.) rinvio a giudizio per qualsiasi tipo di reato non colposo; f.) è inoltre dichiarata, ai soli fini notiziali, qualsiasi situazione personale che possa condizionare l’attività del Partito o lederne l’immagine pubblica, ivi compresa la mera notizia del proprio coinvolgimento, anche non a titolo di indagato, in indagini o procedimenti penali.

Configura conflitto di interessi, in particolare, l’esistenza di interessi personali che potrebbero interferire con l’oggetto di decisioni cui il candidato potrebbe partecipare in qualità di Consigliere Comunale o di Sindaco e dai quali potrebbe ricavare uno specifico vantaggio o svantaggio diretto o indiretto (compresi incarichi e contratti in essere con l’amministrazione comunale o aziende da essa partecipate). La dichiarazione deve essere prodotta al momento dell’accettazione della candidatura e deve essere tempestivamente aggiornata anche in corso di mandato. Il Consiglio dei Garanti di Circolo esamina tali dichiarazioni e segnalazioni entro la giornata di presentazione, salvo che uno dei componenti del collegio chieda che tale valutazione sia svolta dal Consiglio Metropolitano dei Garanti. In quest’ultimo caso, il Consiglio metropolitano assicura un esame sollecito della documentazione. Le eventuali osservazioni formulate dal Consiglio dei Garanti di Circolo sono comunicate immediatamente al Segretario di Circolo, al Segretario metropolitano e al Consiglio metropolitano dei Garanti.

5. Liberi di difendersi La Segreteria metropolitana valuta tempestivamente – attivando le procedure conseguenti - l’apertura di un procedimento volto – secondo le norme statutarie e regolamentari – all’adozione delle sanzioni di sospensione dell’iscritto al partito o della sua cancellazione dall’Albo degli Iscritti per i candidati, qualora eletti o nominati, che siano rinviati a giudizio o sottoposti a misure di prevenzione personale o patrimoniale per i reati di corruzione, concussione, criminalità organizzata e mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, voto di scambio e altri delitti contro l’ordine pubblico, estorsione, truffa, usura, riciclaggio, autoriciclaggio, traffico illecito di rifiuti e altri gravi reati ambientali, turbativa d'asta, peculato, evasione fiscale.

6. Nuovi poteri di controllo Il Collegio dei Garanti dell’area metropolitana vigila sul rispetto del presente atto di indirizzo e adotta le misure necessarie alla sua applicazione, disponendo, nei casi più gravi, le sanzioni disciplinari vigenti e, in particolare, quelle previste all’articolo 13 del Regolamento nazionale delle Commissioni di Garanzia in materia di sospensione dell’iscritto dal Partito e di cancellazione del suo nominativo dall’Albo degli elettori e dall’Anagrafe degli iscritti.

Documento presentato su proposta della Segreteria metropolitana e dell’Area Legalità del Pd metropolitano, nella seduta della Direzione del 16 marzo 2015