Senago, sindaca della Lega ritira le deleghe al suo vice, PD:"Azione in spregio ai principi democratici"
MILANO - La sindaca di Senago, Magda Beretta, ha revocato le deleghe al vicesindaco della lista civica "Vivere Senago", Giuseppe Sofo, a seguito di uno scontro nelle scorse settimane sulla destinazione di fondi a disposizione dell'amministrazione per la realizzazione di opere pubbliche.
"Una sindaca così democratica e incline al dialogo, che ha pensato bene di defenestrare il proprio vicesindaco poco prima del Consiglio Comunale, eliminando alla radice ogni possibilità di dialogo - è il commento del capogruppo PD in Consiglio comunale a Senago, Lorenzo Conforto.
In tutto questo - spiega il consigliere democratico - la consigliera Stefania Russo (della lista Vivere Senago) viene fatta oggetto di pesanti attacchi anche di carattere personale, mostrando come l’azione politica della Lega sia principalmente incentrata sull’egocentrismo e sul livore contro chi la pensa in maniera diversa. Affermare, come ha fatto la sindaca Beretta che "si governa per il consenso" , dimostra l'inadeguatezza di una giunta che vive di una massiccia presenza sui social, convinta che governare sia apparire. Non si governa per il consenso, ma si governa per il bene della collettività, per mezzo del consenso ottenuto alle elezioni. Ieri sera la sindaca ha fatto carta straccia del rispetto per le persone, della prassi istituzionale, e ha agito in spregio ai principi di libero dibattito democratico. Serve archiviare al più presto questa pessima sceneggiatura, che dalla fantascienza rischia ormai di scadere nella farsa. Serve riorganizzare tutto per cercare nuovi modi di fare politica" - conclude Lorenzo Conforto.
In tutto questo - spiega il consigliere democratico - la consigliera Stefania Russo (della lista Vivere Senago) viene fatta oggetto di pesanti attacchi anche di carattere personale, mostrando come l’azione politica della Lega sia principalmente incentrata sull’egocentrismo e sul livore contro chi la pensa in maniera diversa. Affermare, come ha fatto la sindaca Beretta che "si governa per il consenso" , dimostra l'inadeguatezza di una giunta che vive di una massiccia presenza sui social, convinta che governare sia apparire. Non si governa per il consenso, ma si governa per il bene della collettività, per mezzo del consenso ottenuto alle elezioni. Ieri sera la sindaca ha fatto carta straccia del rispetto per le persone, della prassi istituzionale, e ha agito in spregio ai principi di libero dibattito democratico. Serve archiviare al più presto questa pessima sceneggiatura, che dalla fantascienza rischia ormai di scadere nella farsa. Serve riorganizzare tutto per cercare nuovi modi di fare politica" - conclude Lorenzo Conforto.